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Allevamento di Piccolo Münsterländer Bernd-Dieter Jesinghausen è il Presidente della società specializzata (Verband für Kleine Münsterländer Vorstehhunde) in Germania. Chi meglio di lui, dunque, poteva parlarci di questa razza così poco presente sul territorio italiano? R. - Da quando vado a caccia mi interesso del Piccolo Münsterländer. Gli aspetti che apprezzo particolarmente sono la sua intelligenza, la taglia media e la sua versatilità nei vari ambiti della caccia cioè campo, bosco ed acqua. |
Cucciola Venus. |
D. - Vuole provare a spiegarci quali sono le caratteristiche che fanno (o dovrebbero fare) preferire questi cani ai potenziali utilizzatori rispetto alle altre razze da ferma? R. - I Piccoli Münsterländer sono cani da caccia selezionati in purezza da oltre 100 anni e come gli altri cani da ferma tedeschi sono ausiliari poliedrici che si possono utilizzare sia nel bosco che in pianura e nell'acqua, prima e dopo lo sparo. Poi hanno questa taglia media simpatica (maschi 52 – 56 cm, femmine 50 – 54 cm), sono assai intelligenti e, finita la caccia, si dimostrano membri piacevoli della famiglia. Quindi, abbiamo cani che da un lato sono compagni di caccia appassionati, e dall'altro partner fedeli di tutta la famiglia. Però, non bisogna farsi mai ingannare dal loro attaccamento, perché appena vanno a caccia non è facile frenarli! D. - A suo parere, vi è una dote che oggi non viene tenuta nella dovuta considerazione da parte degli “addetti ai lavori“? R. - Questa razza, conosciuta al grande pubblico per via delle varie seri in televisione come bella, facilmente maneggiabile e brava in casa, viene, purtroppo, anche tenuta (dai non cacciatori) solo come cane da compagnia, sottovalutando la sua passione innata per la caccia. Come conseguenza della soppressione degli istinti venatori si verificano poi problemi vari, fra di cui l'aggressività. Siccome il Piccolo Münsterländer, ciò nonostante, è assai popolare fra gli amanti dei cani, sono nati tanti allevamenti “neri“, cioè non in regola, in Germania come anche all'estero. Per questo, all'interno dell'Associazione Internazionale del Piccolo Münsterländer, si da la massima importanza ad una selezione coerente orientata alle prestazioni venatorie, per mantenere e rafforzare il profilo tradizionale della razza come cane da caccia poliedrico, efficiente e anche buon compagno di famiglia. |
Bernd-Dieter Jesinghausen. |
D. - E quali doti deve necessariamente possedere un “buon“ soggetto della sua razza per essere tale veramente? R. - Bisogna differenziare fra caratteri ereditari venatori e caratteristiche esteriori, secondo i dettami dello standard. Inoltre si deve badare alla salute genetica. Rispetto alle doti venatorie il naso, la ferma, il riporto naturale sono importanti ed altrettanto la passione e “l'intelligenza venatoria“ del soggetto. Il Piccolo Münsterländer, quindi, deve essere affidabile nel lavoro nell'acqua, deve dimostrare il suo fiuto finissimo e la sua ferma sicura sul terreno, deve stanare la selvaggina nel bosco e, infine, riuscire nel recupero del selvatico ferito inseguendo la traccia di sangue. Per l'aspetto esteriore è importante che mostri il tipico profilo elegante della razza con mantello resistente. D. - Come giudica lo stato attuale della razza nel suo Paese e, se fosse in suo potere farlo, vi è qualcosa che vorrebbe modificare nell'allevamento odierno di questi cani? R. - Allevare cani da caccia significa in primo luogo la selezione coerente riguardo alle prestazioni venatorie. Ma meno del 50% dei cuccioli annuali nasce in Germania, la patria della razza, perciò è necessario, rispetto alle doti venatorie, mantenere il Piccolo Münsterländer quale razza valida anche a livello internazionale. Questo, ovviamente, è piuttosto difficile perché, visto nel contesto internazionale, le premesse legali e tradizionali per l'esecuzione delle prove di lavoro nonché il controllo dell'allevamento sono assai diversi. L'aumento della collaborazione internazionale, regolamenti in comune e il controllo della selezione del Piccolo Münsterländer su livello mondiale sarebbero certamente di grande aiuto. |
Maschio Grisu, (anche nella foto di titolo) |
D. - Secondo Lei, la razza e le sue caratteristiche sono, oggigiorno, conosciute abbastanza bene dai suoi potenziali utilizzatori o vi è ancora molto da fare? R. - Sì, perché si trovano degli incentivi interessanti per l'allevamento e il lavoro con i cani, e, secondo me, lo scambio di esperienza è sempre di valore. D. - A suo giudizio in quale forma di caccia, e quindi su quale selvatico, trova che i soggetti di questa razza siano portati ad eccellere? |
Ancora Venus, ormai quasi adulta. |
D. - Infine, quali consigli si sentirebbe di poter dare ad un ipotetico neofita che avesse deciso di avvalersi di un cane da ferma della sua razza per soddisfare la propria passione venatoria? * I cosi detti “giorni di gioco e formazione“ (Welpenprägungstage) sono raduni settimanali o bisettimanali per cacciatori e i loro cuccioli diffusi soprattutto in Svizzera, Austria e Germania |
> Ritratto Piccolo Münsterländer
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