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I cani da caccia: Ritratti



L'Irish Red and White Setter (2)

 


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Il Setter irlandese rosso e bianco (Gadhar Bàn Rua)
Di Rossella Di Palma

La storia procede "per dipinti" anche nel diciassettesimo secolo (la più ricca collezione di dipinti sui rossi e bianchi era al castello di Rossmore ora distrutto) e a questo punto non è difficile scorgere tra le pennellate di colore dei cani bianchi con grandi macchie rosse molto simili agli attuali setter irlandesi rossi e bianchi. Si può parlare già di razza? Non ancora: questi cani assomigliano per esempio anche a setter inglesi e va ricordato che, anche se i primi pedigree compaiono nel diciottesimo secolo, per avere cani selezionati sotto l'aspetto morfologico oltre che attitudinale, occorre attendere il 1800. La selezione attitudinale, al contrario, era già viva a partire dalla metà del diciottesimo secolo ad opera dei grandi proprietari terrieri che allevano esclusivamente per la caccia. I criteri di selezione erano di tipo "darwiniano": solo i migliori venivano accoppiati e mantenuti, non c'era spazio per i mediocri, la spietatezza di questa selezione ha fatto del setter irlandese un eccezionale quanto infaticabile atleta e cacciatore. Si badi bene, non fu solo "Darwin" a trasformare in setter lo spaniel irlandese: nel corso della selezione sono stati fondamentali gli apporti di sangue di altri cani quali il pointer, gli spaniel d'acqua e i cugini inglesi e Gordon.
Gia ma, di quale setter irlandese stiamo parlando? Del bianco o del rosso? Si ripropone qui l'annosa questione di quale dei due sia venuto prima, il rosso o il bianco?

Sopra: Irish Setter Eddy e Kevin (Foto e prop.: Frauke), sotto e foto iniziale: Irish Red and White
Setter Ayala Aristokrat
(Foto e prop.: Frank und Sibille Hildebrandt)

Il dipinto di Van Dyck " The Fourth Earl of Pembroke and Family" datato 1634 raffigura un cane rosso somigliante all'attuale setter irlandese ma questo non significa molto. Sebbene l'immaginario collettivo odierno identifichi il setter irlandese con un bel cane dal color rosso fuoco, più elementi ci portano a pensare che il setter irlandese fu, all'inizio, rosso e bianco. Il colonnello Millner in un suo libro datato 1924 spiega che il rosso e bianco è un discendente diretto dello spaniel rosso e bianco mentre il setter rosso deriva a sua volta dal setter macchiato. Anche Laverack, nel capitoletto dedicato al setter irlandese, scrive: " Vi sono setter irlandesi di altro colore, rosso sangue e bianco (blood red and white) che certe persone asseriscono essere di più antica discendenza e di maggiore durezza che non i setter rosso sangue. I setter delle due varietà […] danno cuccioli di ciascuno dei due colori, ciò che dimostra evidentemente che questi cani appartengono alla stessa famiglia". In un altro libro"A Survey of Early Setters", Leighton Boyce sostiene che la creazione di un mantello rosso omogeneo a partire da un bianco rosso avrebbe comportato l'incrocio con cani neri di simile morfologia. Laverack parla dell'esistenza di setter irlandesi dal mantello nero e della nascita di cuccioli neri da genitori rossi, tutto ciò in contrasto con le affermazioni di altri allevatori contemporanei che considerano ogni setter irlandese con tracce di pelame nero un setter impuro. A riprova di queste ipotesi, ancora oggi possono nascere setter irlandesi rossi con macchie bianche che si presentano in genere sul petto o alle estremità degli arti nonostante i genitori ne siano privi; qualcuno poi racconta più o meno aneddoticamente la nascita di setter neri da padre e madre rossi.

A sin. Irish Red Setter, a destra Gordon Setter. (Foto: Elisabeth Smat)

Nel diciottesimo secolo, a causa dell'isolamento geografico la razza sembrava svilupparsi in tipi "regionali" ma una cosa era ben chiara, il colore rosso e bianco. La base del mantello è lo stesso bianco perla che vediamo oggi ma il rosso poteva essere disposto in grosse macchie, come i cani che vediamo oggi, o rossi con macchie bianche piccole, in una combinazione chiamata "shower of hail",le macchie potevano anche essere assenti e lasciar prevalere il bianco o in alcuni casi il rosso. Speculazioni a parte, è certo che furono poi i singoli allevatori a selezionare il tipo di mantello che preferivano: c'era chi si dedicava principalmente ai rossi e bianchi, chi al contrario preferiva l'aspetto appariscente dei rossi e chi, ancora, incurante dei mantelli accoppiava solo i migliori cacciatori. Tra le i personaggi che curarono i primi passi della selezione del setter irlandesi in Irlanda va ricordata la famiglia Mahon (contee di Galway e Mayo) che possedeva setter rossi e bianchi e setter interamente rossi: i loro archivi (documenti che vanno dal l760 circa al 1840 circa) dicono che i rossi erano rari, più grandi dei corrispondenti rossi e bianchi e difficili da addestrare. Tra i Mahons spicca il reverendo H.Mahon (1750-1838), allevatore di rossi e bianchi, la sua linea di sangue si chiamava "Ahascragh". Jasin Hazard e The Earl of Enniskillen (contea di Fermanagh), contemporanei di Mahon allevavano invece esclusivamente rossi. Tra gli allevatori di rossi e bianchi si distingue la famiglia Rossmore, originaria delle isole di Aran , che si dedicherà a questi cani per secoli (dal diciottesimo secolo agli inizi del ventesimo secolo) e avrà un ruolo chiave anche nella recente rinascita della razza. I setter della famiglia Rossmore sono noti anche sotto il nome di Aran Setters, è probabile che questi setter rossi e bianchi siano stati i primi rossi e bianchi d'Irlanda.

Connor Canis Caeli.
(Foto: Allev. Canis Caeli, Canada.)

Ayala Aristokrat (Foto e prop.: Frank und Sibille Hildebrandt)

Sembra incredibile dati i tempi ma in mezzo a tanti uomini, il setter irlandese rosso e bianco ebbe anche una "mamma": Miss Lidwell di cui scrive anche Laverack elogiandone i cani. Nel 1790 Miss Lidwell possedeva due maschi di questa razza (Old York e Young York) e una cagna di nome Stella: la linea di sangue allevata da Miss Lidwell era vecchia di circa 50 anni e riportava ai cani del Reverendo Stubber e di Mr. O' Connor di Mount Pleasant. Ci furono altri entusiasti selezionatori, proprietari e utilizzatori del setter irlandese rosso e bianco (omettiamo i dettagli per non annoiare i lettori) citati in numerosi scritti: ognuno di loro tesseva le lodi di questa magnifica razza e delle sue abilità venatorie e nella prima parte del diciannovesimo secolo i rossi e bianchi sembravano prevalere numericamente sui rossi. Le cose erano però destinate a cambiare: nel 1863 si tenne a Dublino un esposizione canina, il Rotunda Show; erano iscritti setter rossi e setter rossi e bianchi in buon numero, da qui in poi però causa un interesse crescente verso le esposizioni e quindi verso una valutazione morfologica più che attitudinale, i cugini rossi ebbero la meglio e il setter bianco rosso iniziò il suo declino. Alcuni autori "incolpano" anche gli americani: a causa del dollaro forte e dell'attrazione verso gli indubbiamente più appariscenti mantelli color fuoco, vi fu sempre più richiesta di questi cani e sempre meno interesse per i bicolori. Americani a parte, il setter irlandese non è l'unico rosso d'Irlanda: condivide questo splendido colore con l'Irish Water Spaniel, con l'Irish Terrier e con i numerosi uomini e donne irlandesi dai capelli rossi. Che dire quindi? Se il rosso è stato prediletto a partire da considerazioni di carattere "estetico" (c'è chi dice: non c'è nulla di più bello che vedere un cane rosso rubino correre su una distesa verde smeraldo) a mio avviso queste considerazioni sono state più irlandesi che americane. Ciò che conta è che nel 1882 il setter irlandese rosso aveva un suo club e nel 1886 ebbe il suo primo standard, standard che considerava il rosso come l'unico colore possibile per un setter irlandese: i rossi e bianchi sono caduti nell'oblio e sono scomparsi dai ring d'Irlanda (si sa di rossi e bianchi esposti in USA fino alla prima guerra mondiale).

Ayala Aristokrat (Foto e prop.: Frank und Sibille Hildebrandt)

I due setter non differivano solo per il mantello ma anche per morfologia, temperamento e attitudini: il rosso e bianco era meno esile e meno veloce ma aveva una maggior resistenza e addestrabilità..  La razza era in declino: alcuni appassionati continuavano a curarne la selezione producendo soggetti di nota (ad esempio Wrestler di Mr. Cooper), alcuni furono esportati in Francia (sotto il nome di setter scozzesi, dall' isola di Aran da cui provenivano i cani Rossmore) e allevati lì, ma i numeri erano bassi, le presenze nei field trias in calo e il futuro, senza standard e riconoscimenti ufficiali, appariva tutt'altro che roseo.
Fortunatamente il Reverendo Noble Houston prese in mano le redini della situazione: il reverendo viveva a Bally Na Ninch , nell'Irlanda del nord poco distante dalla famiglia Rossmore con cui aveva stretti contatti. Negli anni '20, al ritorno da fronte della prima guerra mondiale, ricominciò, aiutato dal cugino Dr. Eliott, ad allevare setter rossi e bianchi, razza che aveva già allevato alla fine dell'800. Il Reverendo decise di annotare accoppiamenti e cucciolate nei registri della parrocchia, prese gli 'affissi Eldron e Bally na Ninch e iscrisse i setter all'Irish Kennel Club. Il Reverendo Houston, tra gli anni '20 e '40 allevò numerosi esemplari di qualità alcuni dei quali furono esportati in Inghilterra, Spagna e Stati Uniti. Nonostante l'opera del Reverendo Houston, i rossi e bianchi non erano ancora salvi e nessuno pareva interessarsi più di tanto al destino di questi splendidi cani fino a che, un giorno, per caso, una giovane studentessa di genetica all'università di Dublino, sì imbatté in una setterina malconcia. Era il 1940 e la ragazza si chiamava Maureen Clark
(più nota come Maureen Cuddy dal cognome del marito) e la cagnolina prese il nome di Judith Cunningham of Knockalla.
Maureen Cuddy capì di avere per le mani un setter irlandese rosso e bianco di buona qualità, si mise in contatto con il Reverendo Houston che le consigliò il padre adatto per i cuccioli di Judith. Judith può essere considerata la capostipite dei rossi e bianchi moderni: da lei Maureen Cuddy sviluppò un programma di allevamento con l'affisso Knockalla.
Pochi anni dopo, nel 1944, Mrs. Cuddy e il Reverendo Houston fondarono l' "Irish Red & White Setter Club" regalando a questa magnifica razza uno standard: tra i desideri del club vi era quello di indirizzare gli allevatori a un allevamento consapevole della razza invitandoli a preservarne le qualità venatorie e di accertarsi che i giudici premiassero in expo' i soggetti la cui morfologia era la più adatta al lavoro. Nel dopoguerra, tuttavia , i rossi e bianchi caddero di nuovo nel dimenticatoio arrivando vicinissi
mi all'estinzione: nel 1965 gli esemplari puri che si stimavano presenti in Irlanda variavano tra le 16 e le 18 unità! Molti rossi e bianchi non erano registrati, altri erano accoppiati con rossi, capitavano cuccioli rossi e bianchi da genitori rossi ma questi animali, considerati "scarti" venivano fatti sparire dai documenti ufficiali.

Harlequin of Knockalla.
(Foto cortesia dell'Irish Red & White Setter Club of Great Britain e Rossella di Palma.)

Ancora una volta Mrs Cuddy, Lord Rossmore e altri appassionati tra cui Padre Doherty corsero in soccorso della "loro" razza che riuscirono a far rinascere sorretti dal patrocinio dell'Irish Kennel Club: questa volta però, dato l'esiguo numero di soggetti a disposizione si dovette far ricorso a immissioni di sangue esterno come quello di setter irlandesi rossi che erano però portatori della colorazione rossa e bianca.
Più allevatori seguirono questa pratica, tra questi ricordiamo John Nash (all. Monraud) che negli anni sessanta che accoppiava rossi e bianchi ai suoi rossi e John Kerr (Rushfield) che negli anni settanta accoppiò bianchi e rossi delle line Manraud con altri rossi portatori della colorazione rossa e bianca (Nash continua tuttora ad allevare in Scozia lavorando sulle sue linee di sangue, i suoi setter sono considerati i più simili a quelli della famiglia Rossmore).
Uno dei più importanti cani per la rinascita della razza fu Harlequin of Knockalla nato nell'allevamento di Mrs. Cuddy fu iscritto al Crufts nel 1980: la presenza di Harlequin suscitò un grandissimo interesse verso la razza e iniziarono a pervenire richieste dall'Inghilterra dove gli allevatori si dedicarono ad una selezione che aveva in mente soprattutto le expo'. L'Irish Kennel Club Riconobbe la razza nel 1984 e nel 1989 fu il turno della F.C.I. La razza ha oggi una buona diffusione oltre che in Inghilterra e Irlanda anche nel resto dell'Europa, negli Stati Uniti e in Canada (vedi oltre al paragrafo delle curiosità, in Austrialia e Nuova Zelanda e in Sud America.
In Italia è presente un unico allevamento riconosciuto dall'Enci/FCI, l'allevamento United Spots di Fiorella Mathis a Roma. Il setter irlandese rosso e bianco non ha ancora, in Italia, un vero e proprio standard di lavoro e viene giudicato insieme (e secondo lo standard) ai rossi nonostante la morfologia e lo stile siano differenti.

Originariamente pubblicato sul numero 3 della rivista Ti Presento il Cane

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