Educazione & Addestramento
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DVD - La scuola elementare del cane da caccia di Sabine Middelhaufe A caccia è il padrone che conduce il suo cane, non un dresseur; ed è pertanto opportuno che sia lo stesso proprietario ad addestrare il suo futuro ausiliare per la pratica venatoria. E ciò non è per niente difficile, ammesso che ci si prenda il tempo necessario, ci si procurino gli strumenti sussidiari adatti allo scopo e che si rispettino alcune regole basilari. Quante volte e quanto a lungo si devono ripetere le lezioni quotidiani presentate nel film? Ebbene, poiché è chiaro che un cucciolo di 10 settimane avrà meno capacità di concentrazione rispetto ad un cucciolone di 10 mesi, è opportuno chiedere dall'allievo solo ciò che riesce effettivamente a fare in base alla sua età, senza mai esagerare. Inoltre, dobbiamo sempre terminare un qualsiasi esercizio in modo positivo per il cane, perché essere riuscito a concludere soddisfacentemente il compito propostogli dal padrone rinforza la sicurezza in sé dell'allievo, la sua gioia di apprendere e la fiducia nel suo maestro. Va ricordato tuttavia che con il cane giovane, per fargli capire chiaramente che ha fatto bene, non va mai ripetuto immediatamente l’esercizio appena eseguito con successo. Facciamo – invece – una breve pausa oppure continuiamo con una materia diversa, e solo dopo un po’ ritorniamo all'esercizio precedente. |
Fra i protagonisti del video: Danilo Rebaschio con i Bracchi Italiani Canaio dell'Oltrepò (sopra) e Iuba (sotto) |
Ricordiamo anche che, come noi, il nostro cane ha le sue giornatacce. Magari sente dolore durante il periodo del cambio dei denti oppure ha mal di pancia o è ancora intimidito dal rimprovero che gli abbiamo fatto noi o un cane adulto. Inoltre, tante femmine possono essere anche un po' "fuori fase" durante il calore. Sicché, dimostriamo il dovuto tatto, piuttosto che pretendere prestazioni perfette proprio quel giorno. Tutto questo ci porta ad un principio importante: nell'addestramento si loda e si premia il comportamento corretto del cane, ma non si sgrida mai, tanto meno si punisce l'allievo quando non da il risultato sperato da noi.
Nell'educazione in generale la punizione serve esclusivamente per far comprendere al cane che la sua violazione ad un nostro divieto (già sicuramente compreso dall’allievo) comporta delle conseguenze sgradevoli per lui. Quando invece il cane sembra incapace di svolgere un esercizio come desiderato, la prima domanda da porsi è la seguente: dove ho sbagliato io, uomo? Sono stato impaziente? Ho scelto il luogo inadatto per la lezione? Ho preteso che il cane facesse un passaggio difficile dell'esercizio prima di essere riuscito veramente ad assimilare il passo precedente più semplice? Per noi è cosi facile dare un ordine, ma raramente consideriamo quanta intelligenza e memoria deve impiegare e quante difficoltà esterne deve superare il cane per poter eseguire quell'ordine, magari dato senza lunghe riflessioni da parte nostra..! Vi è poi anche da ricordare, che il nostro umore influenza fortemente il cane. Se siamo calmi, pazienti, non distratti, durante le lezioni, anche l'allievo lavorerà bene e con entusiasmo! Sicché è consigliabile fissare, ogni giorno, un periodo che ci veda tranquilli e concentrati e che sarà dedicato esclusivamente alla formazione del nostro quattro zampe. |
Spinone Cino della Becca durante le riprese del film. |
Il DVD "La scuoala elementare del cane da caccia" dimostra al neofita come insegnare al proprio cane il livello basilare dei diversi tipi di cerca (sulla terra e nell'acqua), il riporto, la pista di sangue, l'obbedienza e la disciplina in generale. Tale addestramento serve per la preparazione dell'ausiliare, soprattutto per la caccia, ma anche per le prove di lavoro di un cane polivalente. Spetta quindi al conduttore decidere se vuole scegliere solo alcune materie oppure seguire l'intero piano di studi.
Naturalmente ci sono tanti metodi per ottenere un cane ben addestrato, quello presentato nel film deriva dalla tradizione tedesca, e perciò conviene certamente sottolinearne alcune particolarità. A differenza dell'Italia, dove generalmente si caccia nel territorio di un determinato ATC, il cacciatore tedesco, da solo o con pochi soci, deve noleggiare una sua riserva di caccia e poi seguire fedelmente le direttive che sono stabilite dal programma annuale di abbattimento della stessa. In pratica questo significa che oltre alla selvaggina da penna egli deve curarsi anche di quella da pelo e, naturalmente, dei nocivi. Ed è quindi per questo motivo che in Germania si selezionano le razze canine in modo che possano svolgere quasi ogni compito che si presenta in una riserva; vale a dire: la caccia al capriolo e al cinghiale, alla lepre e alla volpe, la pista di sangue, la cerca e il recupero dell'anatra dall'acqua profonda, e, naturalmente, la cerca con ferma degli uccelli nel terreno aperto come nello sporco o nel fitto del bosco. |
Il Perdigueiro Portoghese Feijo de Agua Limpa (sopra) cerca il fagiano nel campo con lo stesso entusiasmo come il capriolo sulla pista di sangue. |
In Germania, inoltre, qualsiasi cane destinato all’attività venatoria, prima che il suo padrone lo possa portare a caccia, deve superare almeno una prova basilare di lavoro che verifichi le sue capacità per il futuro impegno. Di conseguenza, l'addestramento comincia presto, viene eseguito quotidianamente e si orienta alle esigenze della prova per la caccia pratica, da superarsi ad un'età di circa 1 anno. Pertanto, come anche in tanti altri Paesi, al cane di razza pura non viene richiesta una particolare andatura durante la cerca o un determinato portamento nella ferma; si pretende invece un ottimo istinto di caccia, intelligenza e perseveranza per resistere ad ore di lavoro faticoso, versatilità, adattabilità e una voce espressiva, gradita per la caccia della selvaggina da pelo, oltre all'evidente voglia di collaborare con il padrone.
Insomma, è tutto assai diverso dalla tradizione italiana, dove dal cane da ferma, di solito, si pretende solo la ferma della selvaggina da penna, mentre quella da pelo è riservata (seppure non sempre) agli Spaniel, ai Bassotti e ai Segugi.... E questo, in fondo, è un peccato poiché in realtà tante razze canine, addestrate in modo adatto, rivelano doti inaspettate, talenti utili e, come si vede nel video, dimostrano un ovvio piacere nello svolgere più di un solo compito della caccia pratica. |
Altri protagonisti del film: l'Epagneul Francais Cyro (sopra) e Kurzhaar West (sotto) I Bassotti Bibi (sopra) e Lucy con il loro conduttore (sotto) durante le riprese ... Kurzhaar Alba Donderius invece ha assistito anche all'editing del film. |
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