Esperienze con il cane da orso della Karelia Di Sergio Leonardi Ho conosciuto Davide Matella presso una struttura di addestramento cani per cinghiale, mi parlava dei suoi cani che al momento non aveva con se, cani da orso della Karelia, questo termine da orso mi incuriosiva, ma non conoscevo la razza, così giunto a casa ho consultato dei libri e mi sono documentato. |
Prima di parlare delle qualità del cane ritengo opportuno fare un breve accenno al nome, alla sua terra d’origine, a beneficio di come me si avvicina alla razza. Esso viene da una regione che dal 1991 si avvale del titolo di Repubblica della Carelia, situata nel nord dell’Europa confina con la Russia e la Finlandia, una terra che ha subito il dominio Russo, Svedese, Finlandese, nella lingua madre il nome è Kariala, il più comune Karelia. Un cane che si distingue ancora una volta per la sua provenienza, inoltre specifica anche la sua caratteristica; Cane da orso della Carelia. Identificata la sua provenienza s’intuisce il perché del suo appellativo. E’ questa una razza che appartiene, secondo la classificazione della Federazione Cinologica Internazionale al 5° gruppo, sezione 2°, “cani nordici da caccia e primitivo”, infatti, è nota da secoli e sono stati fedeli e utili accompagnatori dei primi coloni Finlandesi nell’esplorazione di terre sconosciute, e con loro hanno cacciato, principalmente l’Orso, ma anche abili nell’Alce, il Cinghiale; oggi è un cane polivalente il cui utilizzo può variare per la caccia come per la guardia o compagnia. |
Davide Matella con i suoi cani da orso della Karelia. |
Davide è entusiasta dei suoi cani, delle loro doti venatorie che uniscono al metodo di lavoro, esaltano l’azione di caccia fatta in luoghi e ambienti molto difficili, per la natura stessa della conformazione del territorio, per le condizioni climatiche. Il suo ambito di caccia in provincia di Novara è l’ATC NO 2- Sesia, in collina, caratterizzato da canaloni dove la vegetazione è costituita principalmente da castagni, priva quindi di sottobosco, motivo principale perciò l’esigenza di avere un cane poco chiassoso e collegato rappresenta dote indispensabile là dove il territorio è limitato da aree protette e zona alpi. Il termine “da Orso” nel nome genera non poche difficoltà al nostro amico cinofilo perché come tutti i cani hanno necessità di essere allenati, addestrati se cucciolo. Davide quando si presenta presso strutture quali recinti d’addestramento spesso trova la porta chiusa. Confidandosi ed in tono amareggiato mi ha detto: “Guardi che tutti si preoccupano dei loro cinghiali ma non pensano ai cani, ho avuto una brutta esperienza, un cinghiale femmina di circa 90 kili ha rincorso il mio miglior cane, per poco non caricava me che urlando cercavo di deviarla” ed ancora “in tanti anni che caccio il cinghiale non ho mai avuto problemi per ferite serie riportate dai miei soggetti.” |
Il nostro incontro con i suoi cani è stato presso una struttura precedentemente individuata, Matella aveva piacere di farmi conoscere i suoi soggetti ed io in tutta sincerità, curioso di vederli lavorare. Alla sciolta i cani si sono subito dimostrati vivaci e di volontà nella cerca, sempre collegati al conduttore che con breve richiamo li comandava a ricognizioni accurate, parsimoniosi nel dare voce su traccia di selvatico, direi muti, ma ben collegati l’un l’altro, si sono fatti sentire con buona voce, senza inflessione alcuna, in tono armonioso assimilabile al nostro segugio italiano in prossimità del cinghiale, facendo intendere un accostamento. L’abbaio a fermo è stato deciso con voce continua, mai cruento o aggressivo. La fase della seguita e giustamente mancata giacché non essendo loro cani da seguita, hanno agito in conformità del loro patrimonio genetico, dotati di vista, fiuto e udito finissimo aspettano l’avvicinamento del Conduttore / cacciatore per l’abbattimento (un tempo la lancia). |
Sono cani avvezzi al pericolo si portano nel loro DNA l’istinto dell’autodifesa. D’aspetto piacevole e di bella presenza con sguardo mai sfuggente ma accattivante di chi si aspetta un complimento una carezza, ha un carattere docile ubbidiente e mansueto, lo dimostra nel stare assieme ad altre persone a lui sconosciute. Compiaciuto del tempo trascorso con questa razza di cani e della compagnia di Matella, e di sua moglie Gabriella pongo la domanda che ho recepito per lui importante: Quale è l’aspetto migliore dei suoi cani che vuol far conoscere? “ Ognuno di noi stravede per la sua razza ne apprezza le doti morfologiche e venatorie, sono consapevole che esistono altre realtà in merito alla caccia al cinghiale, più note più classiche, io sono soddisfatto di quello che ho, ma sinceramente desidero far sapere a tutti, che di là del nome che portano i miei cani non sono dei mangia Orsi tanto meno cinghiali perciò non si lascino impressionare e mi facciano addestrare come fanno con altri.” |
Ulteriori informazioni sui cani di Davide trovate qui: www.karelianpassion.it
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